Un figlio conteso alla base di quanto accaduto giovedì in via Casamassima a Capurso, dove ha perso la vita il 29enne Vito Caputo, estraneo alla faida familiare sfociata poi in tragedia. Il suo amico, il 26enne molese Fabio Domenico Chiarelli, sarebbe infatti intervenuto a Cellamare dopo aver ricevuto una richiesta d’aiuto dalla sua compagna che nel pomeriggio aveva incontrato il suo ex, il 25enne Pietro Canonico, nella sede dei servizi sociali. La coppia era stata convocata per definire le visite tra padre e figlio, affidato alla mamma. Le prime discussioni potrebbe essere nate sul posto con la donna che poi si sarebbe rivolta al suo nuovo compagno. Con Vito potrebbe aver teso un agguato al 25enne e suo padre, inseguendo e speronando l’auto con i due a bordo fino a Capurso.
In via Casamassima la corsa si è arrestata. I quattro sono scesi ed è scoppiata una rissa tra calci e pugni. Potrebbe essere spuntata anche una pistola, di certo almeno un coltello. Le immagini delle telecamere di videosorveglianza avrebbero rivelato una terza auto che potrebbe essersi allontanata dal luogo della tragedia portando via le armi usate nella colluttazione. Maggiori dettagli potranno arrivare dalle dichiarazioni di eventuali testimoni oculari, dagli interrogatori degli indagati e dall’esito dell’autopsia che sarà eseguita oggi. Nei prossimi giorni verrà disposta anche una consulenza tecnica sui telefoni già sequestrati dei tre, la verità potrebbe trovarsi nei messaggi scambiati dai protagonisti nelle ultime ore.