La morte del medico 61enne Giovanni Buccoliero, stroncato da un infarto mentre era in reparto, ha scosso l’opinione pubblica soprattutto perché è ben nota la mancanza di medici negli ospedali con i conseguenti turni massacranti a cui sono chiamati i dottori in servizio. Sul caso, per cui sono stati avviati accertamenti da parte della Procura di Taranto e un’indagine interna della Asl di Taranto. è intervenuto anche l’assessore regionale alla Salute, Rocco Palese, con un’intervista rilasciata a Repubblica.
Palese sottolinea come la problematica della mancanza di medici sia collegata alla carenza di ammissioni nelle facoltà di Medicina, contando anche il basso numero di scuole di specializzazione. “Nel 1992 l’Italia commise l’errore di cancellare le scuole di specializzazione sulle urgenze e infatti la carenza di medici è scoppiata nel momento in cui i medici che frequentavano quel tipo di scuole stanno andando in pensione”.
Per ovviare alla situazione si è pensato di appaltare il servizio di pronto soccorso a soggetti esterni al sistema pubblico, ma l’assessore ha categoricamente detto che si rifiuta di ricorrere al privato.
“L’errore è stato corretto otto anni fa, quando è stata introdotta la specializzazione di medicina d’urgenza e accettazione. E quel che è più grave è che con la scomparsa di quelle scuole nelle programmazioni sanitarie sono spariti anche i reparti, cambiando radicalmente la struttura del pronto soccorso e anche un po’ la cultura perché molte borse di studio non vengono nemmeno utilizzate. La Regione ha fatto una disposizione per imporre che i turni siano tutti coperti, per evitare il paradosso di precettare i medici da parte dei prefetti. E in proposito voglio esprimere un plauso al direttore sanitario degli Ospedali Riuniti di Foggia, Leonardo Miscio, che in presenza di un’urgenza si è messo il camice per coprire il turno. Questo deve essere lo spirito oggi”.