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Caro bollette, Decaro spegne il lungomare ma le polemiche restano accese

11 Febbraio 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere
11 Febbraio 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere

Ieri sera, alle 20, si sono spenti i lamponi del lungomare di Bari in occasione dell’iniziativa lanciata dall’Anci per attirare l’attenzione del Governo sul caro bollette. Rincari non di poco conto se pensiamo a come un ristoratore si sia trovato a pagare una bolletta esorbitante, quasi il triplo dell’anno scorso.

In merito all’iniziativa abbiamo ascoltato il presidente dell’Anci, nonché sindaco di Bari, Antonio Decaro. “I Comuni hanno costi importanti sulle utenze, ogni anno spendiamo 1,6-1,8 miliardi di euro circa solo di spese energetiche e abbiamo stimato un aumento dei costi di circa 550 milioni di euro. Rischiamo di non chiudere i bilanci e di dover ridurre le spese, in un momento in cui si riduce ancora la capacità fiscale dei Comuni per questioni legate alla pandemia, c’è il nuovo contratto per i dipendenti che porterà un legittimo aumento dei costi di 600 milioni di euro”.

“Quindi, simbolicamente, abbiamo scelto di spegnere in tutta Italia monumenti, edifici pubblici o un tratto di lungomare – conclude Decaro – per attirare l’attenzione del Governo che sta preparando un decreto che dovrà andare incontro alle famiglie, alle aziende e speriamo anche ai Comuni”.

Fa strano però pensare che proprio ieri mattina, giorno scelto per l’iniziativa, qualche barese abbia segnalato i lampioni accesi, con tanto di sole che spaccava le pietre. Ci piace pensare sia stata solo una prova per lo spegnimento della sera, se invece così non fosse per risparmiare sulle bollette si dovrebbe stare un pochino più attenti.

Nel frattempo restano “accese” le polemiche, soprattutto per quanto riguarda l’abbandono istituzionale sulla gestione delle Rsa. “Noi purtroppo le residenze sanitarie per gli anziani non abbiamo potuto lasciarle al buio per partecipare alla pur legittima protesta dei Comuni. La nostra protesta – scrivono – è il senso del dovere che continuiamo a assicurare verso migliaia di anziani non autosufficienti e disabili dove, nonostante l’abbandono istituzionale, le persone vengono assistite in ogni momento, ricevendo protezione e cure. La tutela degli anziani è stato solo uno spot già dimenticato”.