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Cartine e filtri di contrabbando, maxi operazione della Finanza al porto di Bari: sequestrati 25 milioni di prodotti

4 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
4 Dicembre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

I militari della Guardia di Finanza di Bari, in coordinamento con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, hanno sequestrato oltre 25 milioni di prodotti accessori ai tabacchi da fumo di contrabbando, scoperti a bordo di un autoarticolato proveniente dalla Grecia, al porto di Bari. Il mezzo, sbarcato dalla motonave ‘Superfast II’, era stato selezionato per i controlli nell’ambito della quotidiana attività dei militari.

La documentazione di accompagnamento esibita dall’autista, all’atto del controllo, avrebbe attestato il trasporto di merce varia avente destinazione finale una società nel napoletano. L’ispezione di finanzieri e funzionari della dogana avrebbero permesso di constatare che la merce trasportata era costituita da diversi bancali di cartine da tabacco ‘Ocb’ e filtri ‘Rizla’. Questi prodotti sono assoggettati alla stessa disciplina dei tabacchi lavorati esteri: i militari, sospettando anche irregolarità sul trasporto, avrebbero proceduto ad analisi più dettagliata attraverso fonti info-investigative in uso alla Guardia di Finanza e alla locale Agenzia delle Dogane.

Gli approfondimenti eseguiti avrebbero permesso di sottoporre a sequestro circa 6.000.000 cartine da fumo ‘Ocb’ e 19.320.000 filtri ‘Rizla’: secondo l’accusa, sarebbero stati importati in territorio nazionale in contrabbando e destinati a una società sprovvista di una regolare concessione per la rivendita degli stessi, per un totale di diritti evasi (Imposte di Consumo e Iva) di oltre 111mila euro. In seguito alla segnalazione inviata al Reparto del Corpo competente nei confronti della società importatrice, nei giorni successivi sono stati eseguiti ulteriori controlli presso i depositi dell’azienda che hanno permesso il rinvenimento e il sequestro di ulteriori 21.300.000 prodotti accessori ai tabacchi da fumo di contrabbando, con la contestazione di 93.673 euro di diritti evasi. La delicata e tempestiva attività di coordinamento svolta dai Reparti del Corpo e dalla locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha portato al sequestro complessivo di circa 46.620.000 di articoli da fumo e al recupero erariale di diritti doganali (Iva e Accisa) per complessivi 204.878 euro.