Torniamo a parlare delle case popolari e della gestione dell’Arca, che fa acqua da tutte le parti. Fino ad oggi abbiamo parlato di tutti i problemi che sono intorno agli alloggi popolari, dell’abusivismo, del deperimento di alcuni immobili, di case vuote da anni, sia per il menefreghismo generale che per episodi di criminalità. Ma anche di assegnatari in attesa dell’appartamento promesso e mai consegnato. La storia di Domenica e Caterina racchiude tutte le storie che abbiamo raccontato fino ad ora e possiamo dire che sono l’emblema di una gestione sconsiderata.
Tutto ha inizio nel 1988, quando a Domenica viene consegnata una casa temporanea in attesa di trasferirsi nell’appartamento di cinque vani che le spetta. Dopo 35 anni non ha mai avuto quell’appartamento e ha con sé solo un verbale di consegna e non un contratto. Nel frattempo, nel 1997, si trasferisce da lei una delle figlie, Caterina, con il marito e tre bimbi. La famiglia fa domanda per avere una casa popolare e ottiene anche un ottimo punteggio, ma all’improvviso scende da 14 a 9. Una cosa strana che dovrebbe spingere Caterina a ricorrere al Tar, ma purtroppo per problemi economici farlo non è possibile.
“Vivere in questa casa così piccola con la mia famiglia e mia madre non era più possibile. Se mia madre avesse avuto la casa di cinque vani che le spettava tutto questo non sarebbe accaduto. Non avendo ottenuto la casa con la graduatoria, ho deciso di aggirare le regole. Ho contattato un assegnatario e dopo il pagamento di 18mila euro facciamo la coabitazione, io e i miei tre figli”. A quel punto Caterina diventa un’abusiva in piena regola.
“Un giorno – racconta Caterina – arrivano i controlli. I vigili avevano capito tutto, ma ho negato fino alla morte e ho anche detto che non me ne sarei mai andata dalla casa finché non me ne davano un’altra. Capita la situazione, mi dicono che avrebbero fatto partire la sanatoria e così finalmente ho ottenuto l’appartamento”. Tutto è filato liscio sino ad ora. Caterina è la legittima assegnataria dell’immobile, in cui prima era abusiva, e tutte le utenze sono intestate a lei. Il problema è che adesso la mamma Domenica si è ammalata e lei fa da spola tra le due case. “Ho chiesto l’avvicinamento, ma fino ad ora non ho ricevuto risposta”. Noi nel frattempo abbiamo interpellato l’amministrazione comunale che ha invitato Caterina a recarsi a firmare il modulo per lo scambio reciproco, ovvero famiglie che hanno bisogno anche loro di trasferirsi e così si scambiano gli appartamenti e si fa solo un cambio di indirizzo, oppure chiedere il cambio su case vuote. Sono molteplici le segnalazioni di anomalie riguardanti le case popolari baresi e come sempre ve le racconteremo tutte, fino a che l’Arca non faccia qualcosa di concreto.