La legge regionale del 2 novembre 2022, che ha portato al cambio di assetto societario dell’Agenzia per le politiche del lavoro (Arpal), destituendo dal ruolo di direttore generale Massimo Cassano, non viola l’articolo 117 della Costituzione. Ieri sera il Consiglio dei ministri ha deciso di non procedere all’impugnazione davanti alla Consulta, nonostante il parere del ministero dell’Economia che aveva ipotizzato la possibile incostituzionalità della legge regionale 23. Cassano è decaduto dalla guida dell’Arpal a partire dal 4 novembre. Nel frattempo il licenziamento è stato impugnato davanti al Tar dallo stesso Massimo Cassano, con il Tribunale che però ha respinto la prima richiesta sospensiva.
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- di: Raffaele Caruso
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