Non solo le primarie del Partito Democratico nel 2017, nel memoriale da 12 pagine depositato alla Procura di Lecce e nell’interrogatorio del 23 giugno scorso da 111 pagine di Giuseppe De Benedictis, l’ex gip di Bari arrestato per corruzione in atti di ufficio e detenzione di armi da guerra, c’è tanto altro.
De Benedictis, come si legge su Repubblica, avrebbe parlato del sistema di corruzione pugliese facendo riferimento a rapporti consolidati tra magistrati, imprenditori e vertici della politica e a casi ben specifici come il voto di scambio alle amministrative di Bari del 2019, il resort di Costa Ripagnola a Polignano e la realizzazione del Covid hospital nella Fiera del Levante.
“Non voglio e non posso passare da capro espiatorio nel diffuso malcostume dell’ambiente giudiziario barese”, è l’incipit del suo memoriale. L’atteggiamento collaborativo e le verità di De Benedictis per ora sembrano non convincere i pm.