A meno di 24 ore dalla pubblicazione del servizio sul canile di Cassano, girato a partire dal 16 novembre e il cui epilogo si è avuto solo due giorni fa, ci sono stati degli sviluppi rapidissimi che non avremmo mai pensato. Prima di fare un riassunto di quanto successo, abbiamo parlato con Tiziana, una dipendente del canile, che dopo il periodo di malattia, è tornata al lavoro. “La signora Pentassuglia, non so in qualità di chi, voleva darmi a tutti i costi delle ferie che io non avevo richiesto. Dato che mi sono rifiutata, ha parlato col suo avvocato che probabilmente le avrà spiegato che io avevo ragione e ho lavorato normalmente. Per me il canile è in uno stato di degrado. I cani hanno le piaghe alle zampe, la brecciolina è quasi inesistente, le ciotole del cibo completamente sporche. Stavo per comunicare una cosa alla mia collega, ma la signora Pentassuglia si è rivoltata male nei miei confronti, dicendomi che faceva le veci del titolare, ma di cosa?” si chiede Tiziana.
Dopo il nostro servizio il sindaco di Cassano ha scritto un comunicato stampa, pubblicato sui social, in cui viene sottolineato che lui non può rilasciare interviste se non viene concordato col responsabile della comunicazione del comune di Cassano. Peccato che, essendo lui il sindaco, non avrebbe bisogno di nessun benestare per rilasciare interviste. Inoltre nessuno ha detto che la struttura è in disuso, anzi, è una ottima struttura, ma si sta degradando perché non viene fatta una manutenzione ordinaria e straordinaria. “Strano che i vigili urbani siano arrivati solo all’indomani della pubblicazione del servizio”.
Nel comunicato si legge anche che “Le uniche prescrizioni rilevate al Comune da parte della Asl di Bari, risalgono al 2021 e non sono mai state ottemperate fino a quando la nuova Amministrazione ha avviato le procedure di affidamento dei lavori che sono in corso per rispettare gli adeguamenti richiesti”. Dal 2021, però, non sono in corso lavori. Tiziana spera che i primi lavori siano sulla brecciolina, vista che ormai è diventata un pastone di feci e fango. Infine nel comunicato si legge che “è in corso la rescissione anticipata del contratto di convenzione con l’attuale gestore in corso dal 2012 e si sta individuando un nuovo gestore”. Ma la stessa vecchia presidente dell’associazione, nell’intervista, ci ha detto che ha subito avvisato l’amministrazione comunale. Questo significa che o lei ha mentito o l’amministrazione ha fatto finta di non vedere. C’è voluto il nostro intervento, nonostante le varie denunce di Tiziana, per riuscire a fare in modo che venissero rispettate delle regole basilari.
“Io vorrei chiedere scusa a tutte quelle persone che fidandosi di me, del fatto che io rappresentavo l’associazione, hanno fatto donazioni, perché non sapevo assolutamente come stavano le cose e mi sento molto in colpa per questo. Tutti i soldi che ho raccolto io sono stati dati all’associazione, tranne alcuni che mi sono tenuta per vaccinare dei cani che non ho voluto far entrare nel canile perché non volevo che stessero lì”. Noi come sempre restiamo a disposizione di chiunque si senta tirato in ballo nella vicenda. A disposizione del Comandante della Polizia Locale su quella frase infelice detta a Tiziana “se metti in mezzo il sindaco te ne uscirai con le ossa rotte”, restiamo a disposizione dei gestori dell’associazione se volessero precisare ulteriormente su questa situazione. Ma una domanda ci sta logorando. Ci chiediamo come sia possibile che un’associazione abbia gestito un canile pubblico, con decine di migliaia di euro pubblici, senza avere i requisiti. Pagherà qualcuno? Una domanda che non sappiamo se avrà risposta.