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Certificato falso, visite familiari e favori dal medico di Triggiano: così “Sandrino” sfruttava il potere nell’Asl Bari

5 Aprile 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere
5 Aprile 2024
– Autore: Redazione Quinto Potere

Il potere di Sandrino Cataldo, il marito della consigliera Anita Maurodinoia finito ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale, era riuscito ad addentrarsi anche nell’Asl Bari. C’è infatti un altro filone parallelo che emerge dall’inchiesta che ha provocato l’ennesimo scossone politico-giudiziario nel Barese, come riportato da La Gazzetta del Mezzogiorno.

Protagonista in questo caso è Giuseppe Siciliani, medico 70enne di Triggiano tra i 72 indagati per corruzione. I fatti risalgono al periodo tra maggio e novembre 2021, ora Siciliani è andato in pensione. Avrebbe rilasciato un certificato medico, “ideologicamente falso”, al braccio destro di Cataldo, Armando De Francesco, colui che poi ha messo nei guai proprio Cataldo e Maurodinoia.

I Carabinieri di Triggiano, il 9 luglio 2021, lo avevano sanzionato per guida con patente ritirata, ma il medico avrebbe redatto un certificato falso per dire che era stato sottoposto ad una visita medica in ospedale e per questa sua necessità si era messo alla guida senza patente di guida. Un certificato che poi De Francesco ha esibito durante il ricorso presentato al Giudice di Pace di Bari. Lo stesso Giudice, indotto in errore, ha poi accolto il ricorso “basando il proprio convincimento anche sulla valutazione della documentazione probatoria falsa prodotta dal ricorrente”.

Siciliani, come si legge dalle carte, ha operato “in cambio dell’utilità a lui offerta dallo stesso Cataldo, consistente nel garantirgli il proprio interessamento presso la direzione sanitaria dell’Asl di Bari, quale fondatore ed esponente di spicco del movimento politico Sud al centro nonché marito dell’assessore regionale Anita Maurodinoia e quindi in virtù della propria capacita di influenza, al fine di assicurargli una posizione lavorativa analoga a quella da lui ricoperta, essendo in atto un programma di riorganizzazione dipartimentale delle strutture della Asl, tra le quali l’unità operativa semplice di lungodegenza post acuzie dell’ospedale Fallacara di Triggiano, diretta da Siciliani”.

Siciliani non si sarebbe fermato qui per sfruttare “le influenze politiche presso la sanità pubblica pugliese di Cataldo”. “In più circostanze, dimostrava un atteggiamento accondiscendente, quasi servile, nei confronti di Cataldo, compiendo, a favore di quest’ultimo d allo scopo di ingraziarselo, visite ambulatoriali e specialistiche” in favore anche dei suoi familiari.