“Chi ama Bari”. È questo lo slogan utilizzato da Antonio Decaro per rispondere ancora una volta al senatore di Forza Italia Gasparri, tornato alla carica dopo aver invocato la possibilità di valutare lo scioglimento del Comune a causa della maxi inchiesta che ha sconvolto la città di Bari. Un’uscita che ha provocato l’ira di Decaro, intervenuto in diretta sui social qualche ora dopo per rispondere alle sue parole. Tra i due è andato in scena un nuovo round a distanza.
“Sono felice di leggere dell’amore di Gasparri per questa città. Ma mi permetto di dubitare della genuinità del suo sentimento. Chi ama Bari non fa campagna elettorale sulla pelle della città. Chi ama Bari non approfitta di un’inchiesta, lodevole, della Procura per fare di tutta l’erba un fascio, anche se capisco che per provenienza politica questo sia per lui un richiamo irresistibile. Chi ama Bari non si tappa le orecchie mentre il procuratore parla dell’amministrazione come di un ente che ha agito nella direzione della lotta alla criminalità. Chi ama Bari non fa finta di non sapere che la consigliera accusata di voto di scambio nel 2019 era candidata proprio nella coalizione dell’onorevole Gasparri. Chi ama Bari, semplicemente, dovrebbe avere più rispetto per la gran parte dei cittadini e delle cittadine baresi di tutte le provenienze politiche che in più circostanze, elettorali e non, hanno dimostrato, loro sì, amore per la città e affetto per questa amministrazione. La stessa amministrazione che lui, tra un’ospitata tv e l’altra, vorrebbe commissariare insieme al consiglio comunale. Si tratta dell’ultima, disperata arma di chi non ha idee per la città, non ha un candidato sindaco, e vuole vincere le elezioni commissariando gli avversari. Per il resto, se Gasparri vuole intimorirmi, sappia che ha sbagliato bersaglio. Io non ho paura di lui e non ho paura della verità, avendo denunciato in prima persona, come tutti i baresi sanno, i clan mafiosi della città. Si facciano dunque tutti gli accertamenti del caso. Ho la coscienza a posto, io”.