Durante il periodo Covid, i mercati sono stati chiusi. Un obbligo arrivato dallo Stato nel periodo di lockdown, dovendo così rinunciare al loro lavoro. Era stato detto che le tasse sarebbe state congelate e persino annullate. Bene, nonostante questo e tutte le promesse fatte, è arrivato il bollettino da pagare per l’affitto del suolo pubblico. Indovinate un po’? Durante il periodo del lockdown, sia del 2020 e del 2021. Ad alcuni si tratta di poche decine di euro, per altri arriva fino a 1600 euro. Quindi i mercatali, come si dice, sono stati cornuti e mazziati. Devono anche pagare la mora e hanno avuto i fermi amministrativi dei mezzi per mancato pagamento. Una cosa ingiustificabile dato che in quel periodo l’occupazione non c’è stata, ma non per loro volere, ma per volere dei decreti statali emanati in quel periodo di emergenza sanitaria. “Si tratta di usurai legalizzati”. Oltre a questo devono fare i conti anche con i mercati sempre più vuoti, anche in periodi dove prima erano presi d’assalto. Andremo a chiedere spiegazioni per capire questa situazione surreale.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
[visualizzazioni_post]