Si è tenuto ieri, venerdì 20 maggio alle ore 16.30, presso l’hotel Majesty in via Gentile a Bari, il convegno “LA CLAUSOLA SOCIALE” NON UNA BATTAGLIA DI PRINCIPIO MA DI DIRITTO organizzato da UGL Terziario Puglia. Il nostro Antonio ha moderato il convegno.
Sono intervenuti Luca Malcotti, Vice Segretario Generale e Segretario Nazionale UGL Terziario, Sergio Fontana, il Segretario Regionale Confindustria, Alessandro Ambrosi, il Presidente Confcommercio, l’avv. Massimiliano Maggio di Legacoop, Leo Caroli, presidente della task force della Regione Puglia, gli onorevoli Marco Lacarra e Annalisa Tateo, il Senatore Mario Turco, il dott. Domenico De Santis, Vice Capo Gabinetto Regione Puglia, e l’avv. Davide Bellomo, capo gruppo Lega Regione Puglia.
“Il mondo del lavoro, negli ultimi 15 anni sta attraversando un momento difficile, il ruolo del sindacato diventa sempre più importante nel garantire i diritti conquistati in tanti anni di lotte, abbiamo inteso partire dalla Puglia, – dichiara Antonio Caprio, Segretario Generale della UGL di Bari – perché proprio dalla Puglia in questi ultimi giorni si è sviluppata una querelle che vede interessati oltre 3000 lavoratori operanti presso le mense ospedaliere pugliesi e che a causa di una cattiva interpretazione della Clausola Sociale, rischiano di vedere svanire anni e anni di lavoro”.
“La Clausola Sociale oggi ancor più di ieri, rappresenta l’ultimo baluardo della garanzia dei livelli occupazionali, per questo la riteniamo una battaglia di diritto e non di principio, purtroppo l’assalto alla diligenza dei diritti dei lavoratori, è partita con la spending review, passando dal jobs act, fino ad arrivare all’idea di trasformare la Clausola Sociale da obbligatoria a facoltativa – conclude -. Anche se le notizie riportate sulla stampa in questi ultimi giorni ci fanno stare un po’ più sereni, grazie all’emendamento approvato in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, che stravolge il testo varato dal Senato per il riassetto del disegno di legge delega sugli appalti, non possiamo abbassare la guardia, per questo intendiamo restare sul pezzo, sviluppando una serie di iniziative mirate a sensibilizzare tutto il mondo del lavoro su questo tema. Sindacati, Associazioni Datoriali, politica e lavoratori, devono insieme fare la loro parte, non siamo ancora pronti ad una trasformazione così radicale di questa norma, la crisi occupazionale che investe la nostra nazione, provoca sempre più una diseguaglianza sociale inquietante, pertanto necessità riportare i corpi intermedi ad essere attori principali, senza farsi condizionare dai poteri forti delle multinazionali, i migliaia di lavoratori operanti negli appalti pubblici, mediamente hanno un età anagrafica tra i 50/55 anni e quasi sempre difficile da ricollocare, non possiamo permetterci di creare un ulteriore conflitto generazionale”.
“Abbiamo sventato il tentativo di togliere la clausola sociale dalla norma del codice degli appalti. Adesso dobbiamo continuare, dobbiamo renderla applicabile in tutte le situazioni – spiega Luca Malcotti -. Resta uno strumento per garantire l’occupazione di migliaia di lavoratori e la qualità dei servizi e il diritto di una competizione corretta tra le imprese”.