Le amministrative comunali a Bari si avvicinano, ma ci sono ancora molti dubbi su chi saranno i candidati, sia di sinistra che di destra, alla successione di Antonio Decaro. In attesa di scoprire quali saranno i candidati, sono iniziati i primi sondaggi. Uno di questi è stato commissionato dalla società di comunicazione Right Now a Swg. L’indagine quantitativa è stata condotta con tecnica mista tramite interviste telefoniche con metodo CATI-CAMI (Computer Assisted Telephone/Mobile Interview) ed interviste online con metodo CAWI (Computer Web Interview), all’interno di un campione di 1000 soggetti maggiorenni residenti a Bari. Il campione è distribuito secondo quote riferite a sesso, età e zona di residenza dell’intervistato. Le interviste sono state somministrate tra il 20 e il 27 ottobre 2023. I metodi utilizzati per l’individuazione delle unità finali sono di tipo casuale, come per i campioni probabilistici. Tutti i parametri sono uniformati ai più recenti dati forniti dall’ISTAT. I dati sono stati ponderati al fine di garantire la rappresentatività rispetto ai parametri di età, genere e partito votato alle elezioni politiche del 2022. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 3,1 % a un intervallo di confidenza del 95%.
Nel sondaggio di Swg si vede come nella coalizione di centrosinistra l’assessore Pietro Petruzzelli sia al primo posto di gradimento al 60 per cento, seguito dall’assessore Paola Romano al 57 e dall’avvocato Michele Laforgia al 53 e Marco Lacarra al 38. Il Partito Democratico resta il primo tra le preferenze. Mentre nel centrodestra il primo tra i candidati è Filippo Melchiorre, con il 44 per cento, seguito da Fabio Romito al 35 e Davide Bellomo al 32.
Rispetto alle scorse elezioni, la coalizione di centrosinistra, formata da Partito Democratico, liste civiche, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e altre liste è scesa dal 74 per cento al 55.5 per cento. Sale invece la coalizione di centrodestra formata da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Liste civiche a sostegno del candidato di centrodestra, Lega e UDC Noi Moderati, che dal 24.5 delle comunali del 2019, sale al 40 per cento.