Tanti candidati al concorso per entrare nel corpo di Polizia sono stati esclusi dopo la prima prova tanto da passare alla prova orale in 1350, 150 in meno rispetto ai posti da coprire. Per questo motivo il segretario generale nazionale della Cosap (Coordinamento Sindacale Appartenenti Polizia), Sergio Scalzo, ha scritto al Capo della Polizia proponendo delle soluzioni in merito alla rigidità con cui sono state esaminate le prove scritte.
“Tutto ciò ha suscitato un forte disagio tra i candidati, pertanto, pur nella consapevolezza che la commissione esaminatrice abbia lavorato in maniera ineccepibile, sarebbe opportuno valutare la possibilità di integrare, almeno con una delle seguenti tre ipotesi, il bando di concorso: ammettere alla prova orale gli aspiranti che abbiano conseguito 5 di voto allo scritto; rileggere e discutere a cura di questi ultimi aspiranti che abbiano conseguito 5 come votazione, il proprio elaborato scritto, cercando di far valutare alla commissione se la parte ritenuta insufficiente possa essere compensata da considerazioni orali del candidato, che rimuovano ogni ostacolo circa la preparazione complessa e generale del candidato; ammettere con riserva alla prova orale tutti gli aspiranti che abbiano conseguito un punteggio pari a 5 e solo nel caso in cui la votazione della prova orale non fosse inferiore a 7 (sette), la possibilità di sciogliere la riserva e convalidare la prova” conclude la Cosap.