Scagionato dalla perizia antropometrica voluta dalla Corte d’Appello con un software di ultima generazione. È finito l’incubo per il 30enne di Japigia, Francesco Abbrescia, arrestato nel 2013 e condannato a cinque anni in primo grado per una rapina avvenuta a Casamassima a danno di una donna.
I difensori di Abbrescia, Nicola Lerario e Guglielmo Starace, avevano insistito a lungo sulla non colpevolezza del 30enne e più volte avevano chiesto che le figure del rapinatore, immortalato nel video, e quella di Abbrescia venissero comparate.
La perizia antropometrica, stando a quanto si evince su Repubblica, è stata eseguita dall’ingegnere Luigina Quarta, professionista salentina che da anni collabora con le autorità giudiziarie.