In Puglia le strutture sanitarie sono in tutto 212: nel dettaglio le Rsa che trattano pazienti non autosufficienti sono 91, i centri diurni 35, le Rsa per disabili sono invece 28, mentre i centri diurni per disabili sono 58. Il 79% delle strutture verificate, pur avendo ottenuto parere favorevole da parte del competente Dipartimento di prevenzione, possiede però carenze sui requisiti organizzativi previsti dalla legge come è emerso dagli accertamenti condotti dal NIRS, il Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario. Nella maggior parte dei casi i problemi riguardano la carenza di personale. Non finisce qui perché è emerso che per due anni e mezzo non sarebbero stati chiesti alle strutture gli aggiornamenti dei requisiti: la Regione Puglia non avrebbe così esercitato il suo compito di vigilanza. L’avvocato Antonio La Scala, responsabile del Nirs, ha è stato ascoltato questa mattina nella Seconda commissione regionale.
“Dalle analisi e dagli accertamenti condotti è emerso che il 79% delle strutture verificate, pur avendo ottenuto parere favorevole da parte del competente Dipartimento di prevenzione, possiede carenze in relazione ai requisiti organizzativi previsti dai RR n. 4/2019 e RR n. 5/2019. Per tale ragione, il competente Servizio ha predisposto ed è in procinto di trasmettere altre note di riscontro/diffida ai legali rappresentanti delle strutture al fine di sanare le carenze rilevate concedendo un termine perentorio di 30 giorni per adempiere pena la chiusura del procedimento di conferma dell’autorizzazione e di rilascio dell’accreditamento con esito negativo – si legge nella nota -. Inoltre, è in corso di approvazione una deliberazione di giunta regionale con la quale si intende assegnare ai Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle AA.SS.LL. il termine perentorio del 31/08/2023 per concludere le attività di verifica del possesso dei requisiti dei RR n. 4/2019 e RR n. 5/2019 nei confronti delle RSA e Centri diurni interessati dal processo della conferma delle autorizzazioni all’esercizio e del rilascio degli accreditamenti”.