“Mia moglie si è sottoposta ad alcuni esami a pagamento in una clinica privata a Conversano. Ho aspettato, come altri familiari, nella camera principale. Cercando qualcosa da fare, ho preso il telefono per smanettare su internet ma mi accorgo che il cellulare è morto e non c’è alcuna connessione”. Inizia così il racconto inviato da un lettore alla nostra redazione. La struttura di riferimento si trova a Conversano.
“Avevo la promozione attiva, mi sono spostato fuori e sono andato circa 15/20 metri dalla struttura. Qui è ritornata la connessione. Mia moglie finisce e andiamo via – continua -. Ritorniamo qualche giorno dopo per altri esami e lascio mia moglie in clinica perché doveva rimanerci per diverso tempo. Sono andato a lavoro e ho provato a chiamarla, ma anche in questo caso il suo telefono non prendeva. Così nel pomeriggio sono andati a riprenderla e mi sono reso conto che, una volta entrati, in clinica sparisce la linea. Nessuno sa dirti nulla, il problema è che quando un malato o un familiare va a chiedere la password del Wi-Fi, chiedono 2,50 euro ad ora per averlo. Non basta che uno si reca in una clinica e paga fior di quattrini per curarsi, ora devono lucrare anche sul Wi-fi. Non oso immaginare quanti soldi spillano a tutte quelle persone che sono lì ricoverate”.