Volevano passare le vacanze sul Gargano, ma prima di arrivare in Hotel la receptionist li ha invitati a non disturbare gli altri ospiti per evitare recensioni negative. Tutto ciò perché si trattava di una coppia di ciechi. Veronica Cosimelli e Mario Loreti, coppia di Roma, hanno voluto raccontare l’episodio discriminatorio vissuto in Puglia a La Repubblica. Entrambi, nonostante la cecità, sono completamente indipendenti e non hanno quindi bisogno di alcuna assistenza. “Cercavamo un albergo in cui non ci fossero impedimenti e potessimo raggiungere la spiaggia senza che una persona dell’hotel ci aiutasse. Abbiamo chiamato l’hotel di Vieste dove Mario aveva soggiornato in passato” spiega Veronica. “Prima di prenotare abbiamo chiesto di mostrarci i percorsi all’arrivo e ci hanno detto che non ci sarebbe stato alcun problema. Abbiamo prenotato e pagato 3.500 euro per i primi 15 giorni di luglio”. Ma il giorno prima dell’arrivo una receptionist li ha chiamati chiedendo a che ora fossero arrivati. “Ci dice inizialmente che non ci sarebbe stata una persona dedicata a noi 24 ore su 24, richiesta mai avanzata, e che dovevamo prometterle che non avremmo arrecato disturbo agli altri ospiti. Una richiesta ridicola”. La coppia ha chiesto spiegazioni e la receptionist ha raccontato che in passato altri disabili sono stati aiutati da persone che soggiornavano nell’hotel e che poi si sarebbero lamentate col personale. I due, infastiditi, hanno chiesto che venisse rimborsato l’intero costo della vacanza annullando così la prenotazione.
Il villaggio ha replicato sottolineando che quanto raccontato dalla coppia merita delle precisazioni. “La nostra receptionist ha contattato i clienti semplicemente per sincerarsi che la loro condizione fosse compatibile con la loro scelta di venire in vacanza 14 giorni senza accompagnatore e spiegandogli che la struttura, avendo carenza di personale, non ha la possibilità di assisterli come vorrebbe. Al riguardo dei dubbi espressi da Veronica e Mario, circa la sensazione di essere stati discriminati, invitiamo a riflettere sul fatto che se avessimo voluto essere discriminatori, non li avremmo accettati sin dall’inizio, inoltre il signore Loreti aveva già soggiornato da noi per tre anni. La telefonata è stata assolutamente in forma amichevole ed è stato il cliente a farci espressa richiesta di cancellazione, chiedendoci inoltre il rimborso completo, nonostante fosse una tariffa non rimborsabile. In via eccezionale è stato concesso ed emesso il giorno seguente” hanno spiegato dalla struttura al quotidiano.