Martedì 10 maggio il Consiglio regionale sarà chiamato ad approvare la proposta di legge, presentata da Fratelli d’Italia, per l’istituzione della Commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia nella Regione Puglia.
“Come ho avuto modo di precisare più volte – sottolinea il capogruppo Ignazio Zullo – non vi è nessun intento giustizialista, ma per molti versi più scientifico che politico: la Puglia è stata la regione che nel Sud e Centro Italia ha fatto registrare una delle più alte mortalità, dove il tracciamento è venuto meno e l’assistenza domiciliare è stata se non inesistente, sicuramente confusionaria e carente. Dare risposte a tutto questo può servire solo a essere consci degli errori commessi e a essere più preparati per affrontare eventuali altre ondate di pandemia. Una motivazione che i componenti della terza Commissione hanno compreso visto che a stragrande maggioranza hanno votato favorevolmente per la sua istituzione. L’auspicio è che questa posizione venga mantenuta in aula in modo coerente, ma soprattutto con libertà! La speranza è, infatti, che nessun diktat dall’alto possa richiamare all’ordine qualcuno, per cui qualche collega è costretto a rivedere la sua posizione per ordine di scuderia. Poi, però, in aula qualcuno dovrà spiegare perché la verità su quello che è accaduto in Puglia fa così paura, tanto da volerla nascondere anche a tutte quelle famiglie che hanno visto morire i loro cari, senza poter neppure dar loro un ultimo saluto”.
“In queste ore siamo venuti a conoscenza di un Comitato di familiari vittime del Covid, del quale non conoscevano l’esistenza, ma che sostiene la nostra proposta di legge e auspica l’approvazione. Le parole scritte nel loro comunicato sono un pugno nello stomaco che può trovare sollievo solo se cerchiamo di capire come è possibile che non si sia potuto far meglio per evitare o limitare quello che è avvenuto”.