La variante Omicron sta facendo un vero e proprio sfacelo. Non solo perché ha aumentato i casi di positività, anche tra i vaccinati, ma soprattutto perché ha fatto saltare completamente il sistema di tracciamento messo in piedi dalla Sanità pugliese con l’avvento del coronavirus.
In questi mesi sembrava che tutto ormai fosse rodato, che il sistema reggesse qualsiasi tipo di contagio anche in caso di focolai. Ma si sa, l’apparenza inganna. Con l’arrivo della nuova variante, che ha reso il coronavirus molto più potente rispetto anche alla Delta, i sistemi sono letteralmente andati in tilt.
Con le vacanze natalizie, anche chi non presentava alcun sintomo, si è recato in farmacia per sottoporsi a tampone. La percentuale dei test effettuati è quasi triplicata, come anche i casi di contagio. Tutto ciò ha fatto saltare il sistema di tracciamento pugliese.
Ci sono persone che, dopo diversi giorni dall’effettuazione del tampone, non sono state contattate dalle Asl e chi, invece, addirittura è saltato da un operatore all’altro fino a trovare qualcuno che seguisse realmente il proprio caso e quello di tutti i contatti stretti. A molti non è arrivata nemmeno la mail con il risultato del molecolare e aspettano, con ansia, di capire quando la quarantena possa finire.
Per non parlare poi del fatto che in Italia si sta ancora decidendo cosa fare per i vaccinati risultati positivi. Al momento la quarantena, fino al nuovo tampone di controllo, dovrebbe essere di 10 giorni, ma solo nel caso in cui il test poi risulti negativo. Se invece nei 10 giorni non si riesce a entrare in contatto con l’Asl, la quarantena potrebbe durare vita natural durante.
Una piccola parte ha presentato dei sintomi lievi, riconducibili al classico raffreddore che anche in tempi di pace si presentava nel periodo invernale. Questo, unito al fatto che il green pass non si annulla in caso di positività, ha spinto molti incoscienti a fregarsene del virus e a continuare a fare la propria vita rischiando di contagiare gli altri. Tutto questo anche per colpa dei tamponi fai da te che non hanno alcun tracciamento e sta solo alla coscienza di pochi avvisare in caso di positività.
Insomma il sistema è in tilt, medici e infermieri sono costretti a sentire le lamentele degli utenti giustamente infuriati e c’è chi non sa quando potrà tornare alla normalità nonostante sia vaccinato. Il 29 dicembre si saprà cosa deciderà il Governo sulle quarantene per i vaccinati, adesso ci conviene solo aspettare e armarsi di pazienza.