“Purtroppo il panico da variante Omicron ha imposto cambiamenti e introduzione di nuove regole che rischiano di complicare la situazione senza apportare benefici evidenti. Sull’obbligo di vaccinazione per gli ultra50enni inutile commentare. Potrà avere una valenza individuale per proteggere quei pochi italiani che hanno superato i 50 e non hanno fatto alcuna dose di vaccino E non hanno già preso il covid. E non si rivolgeranno ad un avvocato. Dimenticavo: visti i tempi di applicazione del decreto, gli effetti si vedranno alla prossima ondata”.
Inizia così il discorso su Facebook di Pier Luigi Lopalco, epidemiologo ed ex assessore alla Sanità della Regione Puglia, che punta il dito sul fenomeno della ‘tamponite acuta’ registrata nelle ultime settimane nella nostra regione e in tutta Italia.
“Gli effetti che invece saranno subito drammaticamente evidenti saranno quelli causati dalla imminente pandemia di tamponite acuta che sta per travolgere il mondo della scuola – ha aggiunto -. Chi non ha avuto il coraggio di allentare la morsa dei tamponi ha probabilmente dimenticato che esattamente un anno fa, all’arrivo della variante inglese i tamponi per la riammissione a scuola causarono file bibliche ai drive through, crisi isteriche negli ambulatori pediatrici ed il blocco di fatto di ogni tentativo di tracciamento. E non servirono affatto ad aumentare la sicurezza sanitaria in ambiente scolastico. Se moltiplichiamo per 10 quello che è successo un anno fa, possiamo ipotizzare quello che succederà al riaprirsi delle scuole quando omicron sarà ormai l’unica variante in circolazione”.
“La pandemia è cambiata, cambiamo approccio: meno tamponi e più buon senso. Solo così riusciremo ad affrontare con maggiore serenità questa fase di transizione verso l’endemia del SARS-CoV-2”, ha concluso Lopalco.