Nei reparti di terapia Intensiva in Puglia è stata superata la soglia critica di occupazione dei posti letto, fissata al 10%, che decreta il passaggio in zona gialla.Secondo l’ultimo aggiornamento Agenas, il tasso di occupazione aggiornato a ieri sera è pari all’11% nelle terapie intensive, mentre nei reparti di Medicina Covid è al 18%, il limite è fissato al 15%.
Tuttavia, secondo i dati della Cabina di regia nazionale, la posizione della Puglia è ancora in bilico tra la zona bianca e quella gialla, bisognerà attendere l’ordinanza del ministro della Salute.
Rispetto però alle precedenti ondate i ricoveri in terapia intensiva hanno durata inferiore. Si è passati infatti da una degenza media di dieci giorni, contro le tre settimane registrate nei periodi antecedenti. Merito soprattutto della campagna vaccinale e questo permette al sistema della rete ospedaliera di non andare in tilt.
Buone notizie arrivano anche dalla provincia di Bari dove si assiste al primo calo di contagi. Secondo l’ultimo report dell’Asl si sono registrati infatti mille casi in meno, passando dai 11313 ai 10428 contagi. A Bari città invece lieve aumento da 3.245 a 3.356. Il tasso di incidenza settimanale è così calato da 919,6 a 847,7 casi per 100mila abitanti per un calo del 7,8%.
Merito soprattutto della campagna vaccinale, a Bari sono state somministrate fin qui 2.659.041 dosi, tra cui 565.587 booster. Il risultato di questo enorme sforzo logistico e organizzativo, che dura ininterrottamente dal 27 dicembre 2020, è certificato dai livelli di copertura assicurata alla popolazione, che ha aderito in maniera massiccia. 1 milione e 55.674 residenti di Bari e provincia hanno ricevuto la prima dose anti-Covid, 1 milione e 25.547 hanno effettuato anche la seconda dose e già più di 555mila hanno fatto anche il richiamo.
Confortante anche il confronto tra le percentuali registrate nell’Area metropolitana di Bari e quelle nazionali: il 93% della popolazione over 12 ha ricevuto almeno una dose (dato Italia 89,7%), il 92% ha completato il ciclo vaccinale (rispetto all’86,6) e il 67% ha eseguito anche la dose “booster” (contro il 64,3% nazionale), con un picco dell’80% tra gli over 50. Particolarmente alta, infine, l’adesione della fascia dei giovanissimi, con oltre 32mila somministrazioni tra i 5 e 11 anni: il 38% (40% nella sola città di Bari) ha ricevuto la prima dose rispetto al 20,1 della media nazionale.