Questa mattina si sono svolti, presso il carcere di Borgo San Nicola, gli interrogatori di Pierpaolo e Luciano Cariddi, i due fratelli in carcere dal 12 settembre accusati di essere promotori e organizzatori di un’associazione per delinquere che avrebbe gestito un vero e proprio sistema di favori nel comune di Otranto. Durante l’interrogatorio di garanzia si erano avvalsi della facoltà di non rispondere dando tempo ai legali di poter visionare le carte. Entrambi gli interrogatori sono durati circa 3 ore, prima è toccato a Luciano, sindaco fino al 2017, poi all’ex primo cittadino Pierpaolo. Secondo quanto raccontato dai legali, i due fratelli hanno risposto a tutte le domande e fornito la loro versione dei fatti sulle accuse dell’ordinanza di custodia cautelare, soffermandosi in particolar modo sui rapporti istituzionali con le varie autorità del territorio e con gli imprenditori chiarendo le modalità degli appalti pubblici.
Con loro, sott’accusa ci sono altre otto persone (ai domiciliari): Aldo Emanuele Maggiulli, 56enne di Muro Leccese, ingegnere e già dirigente comunale dell’area tecnica del Comune di Otranto; Roberto Aloisio, ingegnere 50enne di Maglie e componente dell’ufficio tecnico comunale idruntino; Giuseppe Tondo, geometra 69enne di Otranto già dirigente dell’ufficio Ambiente del Comune; Marco Maggio, tecnico 40enne di Cannole; Salvatore Giannetta, imprenditore 63enne di Minervino di Lecce e proprietario di numerosi supermercati; Raffaele De Santis, 73enne, presidente di Federalberghi; Roberto De Santis, imprenditore 64enne di Martano e Luigi Bleve, 61enne imprenditore, gestore tra l’altro del Country Club.