Dopo i fratelli Cariddi, sono stati interrogati anche i dirigenti del comune di Otranto e gli imprenditori destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari dal gip Cinzia Vergine nell’aula della Corte d’assise.
Ben sei si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, riservandosi di studiare le mille pagine dell’ordinanza contenente tutti gli episodi contestati. L’imprenditore Roberto De Santis, ritenuto dalla Procura il “regista invisibile” dell’operazione Twiga a Otranto, ha invece reso un ampio interrogatorio sui passaggi che sono oggetto dell’ordinanza che lo riguardano. Il suo legale deciderà se riscorrere al Tribunale del Riesame.