Revocati gli arresti domiciliai per i fratelli Pierpaolo e Luciano Cariddi. Il gip di Lecce Sergio Tosi ha anche imposto il divieto di dimora ad Otranto, città in cui i due hanno ricoperto il ruolo di sindaco. I due sono accusati di aver organizzato e capeggiato un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione per favorire imprenditori attivi nel settore turistico. In totale sono 60 gli indagati che dovranno comparire dinanzi al gup il 10 marzo prossimo. La nuova misura cautelare è stata disposta perché permangono ancora le esigenze cautelari.
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- di: Raffaele Caruso
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