Gianfranco Grandaliano, direttore generale dell’Ager (Agenzia territoriale della Regione Puglia per il servizio di gestione dei rifiuti) imputato a Bari per corruzione, rischia una condanna a 4 anni e 8 mesi di reclusione. È questa la richiesta del pm Chiara Giordano nell’ambito del processo che si sta celebrando con rito abbreviato. Secondo l’accusa, Grandaliano avrebbe fornito alcune informazioni riservate su un bando al titolare di un’impresa che opera nel settore di rifiuti, con quest’ultimo che in cambio avrebbe pagato la festa di compleanno del direttore generale dell’Ager, per un importo di 2900 euro. La festa si sarebbe tenuta in un ristorante del Barese. Ma non solo, perché 4 giorni dopo la festa, il dg dell’Ager avrebbe anche firmato un decreto che autorizzava alcuni interventi straordinari di pulizia e rimozione dei rifiuti accumulati sui cigli stradali extraurbani nel territorio di Cellamare con un finanziamento di circa 20mila euro. La prossima udienza è fissata il 15 novembre, mentre la Regione è chiamata a prendersi una decisione sul futuro di Grandaliano. Una proroga gli consente di essere alla guida dell’Ager fino a fine luglio, bisognerà capire ora se ci sarà un intervento visto che i tempi del processo si sono allungati.
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- di: Raffaele Caruso
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