L’interrogatorio di Antonio Donatelli, il sindaco di Triggiano sospeso dal prefetto dopo essere finito ai domiciliari con altre sei persone nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione elettorale nei comuni di Bari, Triggiano e Grumo Appula, è durato poco più di un’ora. Come annunciato dal suo legale, Donatelli ha risposto a tutte le domande della gip De Santis.
Secondo la Procura, la sua rielezione a sindaco nel 2021 sarebbe avvenuta grazie a un giro di compravendita di voti. In totale gli indagati sono oltre 70, tra di loro l’ormai ex assessora regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, e suo marito Alessandro Cataldo, che è agli arresti domiciliari. Cataldo, fondatore del movimento politico Sud al Centro, è considerato il capo dell’associazione per delinquere attorno a cui ruotava la compravendita di voti e verrà ascoltato anche lui dal gip in mattinata. Secondo l’accusa, attraverso questo sistema di compravendita di voti sarebbero state inquinate le elezioni amministrative di Bari del 2019 (Maurodinoia fu eletta al consiglio comunale con “Sud al Centro” con oltre 6mila preferenze), di Grumo Appula del 2020 e di Triggiano del 2020. Le indagini riguardano anche le Regionali del 2020, nelle quali Maurodinoia – presentatasi con il Partito democratico – fu eletta con quasi 20mila voti. Dopo aver saputo di essere indagata, Maurodinoia si è dimessa sia dall’assessorato che dal Pd. Ora sarà sentito proprio Sandro Cataldo. Anche lui è pronto a rispondere.