Dopo l’arresto dell’ex capo della Protezione civile, Mario Lerario, in carcere dal 23 dicembre, sotto la lente di ingrandimento degli inquirenti sono finiti tutti i documenti che riportano a lui, anche lavori che nulla hanno a che fare con l’indagine su corruzione, ma che sono strettamente legati a Lerario.
Nelle pagine depositate ieri in Commissione Bilancio da due dirigenti regionali ci sono centinaia di acquisti di beni e servizi con un costo di 202 milioni di euro. Spese che riguardano, tra le altre, l’acquisto da parte della Protezione Civile, di una ambulanza donata poi alla Guardia di Finanza, e la ristrutturazione di una scuola a Barletta. In tutto ciò, come sottolinea Corriere, non viene chiarito se le spese siano state sostenute dalla Protezione Civile.
Secondo quanto dichiarato dai due dirigenti regionali, i soldi arrivano quasi totalmente dal Fondo sanitario regionale. Inoltre al vaglio anche lavori eseguiti senza gare d’appalto e con affidamenti diretti, secondo la possibilità concessa dalla situazione di emergenza.