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Corruzione in Puglia, il caso Lerario blocca tutto: stop ad affidamenti diretti e manutenzioni straordinarie

9 Giugno 2022
– Autore: Eleonora Francklin
9 Giugno 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Dopo lo scandalo che ha coinvolto l’ex capo della Protezione Civile, Mario Lerario arrestato per corruzione, arriva lo stop alle manutenzioni straordinarie e agli affidamenti diretti di lavori nelle sedi della Protezione Civile pugliese. I sei immobili, come si evince su Repubblica, dovranno essere utilizzati così come sono per dare vita ai presidi territoriali e alla struttura operativa regionale. Le competenze sulle manutenzioni ordinarie delle sedi sono state sottratte alla Protezione Civile e affidate all’Economato e al Patrimonio.

Con l’emergenza incendi arrivati prima dell’inizio dell’estate è urgente azionare la macchina dei servizi e dei volontari, con tutti i limiti dovuti tra il blocco delle procedure a firma Lerario, il caos delle associazioni di volontariato dopo la decadenza del Consiglio direttivo e immobili non ultimati a Foggia e Castellaneta.

La giunta regionale, pochi giorni fa, ha deliberato di istituire la Struttura operativa di Campi e i presidi territoriali di Foggia (all’aeroporto Gino Lisa), Barletta (orto botanico), Polignano a Mare (viale Trieste), Fasano (nella frazione Montalbano) e Castellaneta (ex Enaoli). In alcune di queste sedi – Foggia e Castellaneta – erano stati programmati interventi milionari, parte dei quali bloccati dopo la fine dell’era Lerario e dopo le verifiche amministrative della task force regionale e penali della Procura. Essendo alcuni privi id requisiti tecnici, gli immobili saranno destinati a presidi territoriali, nei quali saranno effettuate esclusivamente attività di supporto logistico in forma fissa e in particolari circostanze emergenziali.