Emergono nuovi dettagli sull’inchiesta di corruzione per ottenere appalti della Regione Puglia che ieri ha portato all’arresto del funzionario regionale Antonio Mercurio, braccio destro dell’ex capo della Protezione Civile Mario Lerario, e dell’imprenditore di Giovinazzo, Antonio Illuzzi. Le ipotesi di reato contestate dalla Procura sono corruzione e falso materiale commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico, l’indagine appartiene al filone della corruzione in cui sono stati arrestati l’ex capo della Protezione Civile e due imprenditori Donato Mottola e Luca Leccese. Gli appalti sarebbero stati assegnati senza rispettare il principio di rotazione e dati evitando le gare pubbliche.
Due le frasi pronunciate e intercettate di Illuzzi che lo incastrano. “Sto andando di nuovo alla Regione, lร ti devi fare vedere ogni giorno…”, le parole dette l’8 settembre 2021 e riportate da La Repubblica. “Dotto’, chiss so’ dieci. Vinticinq l’alda volt e dec, chiss, pe la pitturazion do. Non farti sgamare”, la frase pronunciata invece il 26 agosto dopo aver consegnato una tangente da 10mila euro a Lerario. Gli inquirenti non hanno dubbi sul reale contenuto di quelle parole. Nel primo caso c’รจ la consapevolezza di essere entrato a far parte di un sistema e della necessitร di farsi vedere per ottenere lavori, nel secondo una inequivocabile confessione della consegna di una mazzetta. Da qui la decisione degli arresti domiciliari in quanto c’รจ la possibilitร chรฉ l’imprenditore, che ha in corso una serie di appalti da parte di altri enti pubblici, possa reiterare i reati.
Stesso discorso per Mercurio, funzionario ancora in servizio presso il Consiglio regionale.ย “La loro condotta si innesta in un continuum inarrestabile di illegalitร e risulta tuttora orientata verso il rinvenimento dell’occasione prossima in cui reiterare i reati”, si legge nell’ordinanza. Nei confronti di Lerario รจ stato invece disposto solo il sequestro di 35mila euro, “pari all’ammontare del prezzo della corruzione ipotizzata”, ovvero delle due presunte mazzette ricevute una da 10mila e una da 25mila, e di 45mila (in solido con Mercurio e Illuzzi), pari al profitto del reato, cioรจ le somme in piรน fatte avere a Illuzzi rispetto a quelle originariamente aggiudicate. Il sequestro รจ scattato perchรฉ c’รจ la possibilitร che i tre indagati possano far sparire i soldi e renderli indisponibili per un’eventuale confisca.