Skip to content

Corruzione in Puglia, intrecci tra politica e sanità: 10 arresti. In manette il sindaco di Otranto e l’imprenditore De Santis

12 Settembre 2022
– Autore: Eleonora Francklin
12 Settembre 2022
– Autore: Eleonora Francklin

I Carabinieri e la Guardia di Finanza stanno notificando provvedimenti restrittivi a carico di amministratori e imprenditori ad Otranto, in Salento. Le misure cautelari sono firmate dal gip Cinzia Vergine su richiesta del procuratore aggiunto Valeria Elsa Mignone. L’inchiesta sarebbe partita da un’indagine dei carabinieri su vicende di presunta corruzione e si è poi intrecciata con una recente indagine della Gdf, chiamata ‘Re Artù’, su presunti intrecci tra politica e sanità.

In carcere sono finiti i fratelli Pierpaolo e Luciano Cariddi, rispettivamente sindaco ed ex sindaco di Otranto. Ai domiciliari uno degli imprenditori più noti del Salento, Roberto De Santis, insieme al presidente provinciale di Federalberghi Raffaele De Santis.

In totale sono 60 le persone coinvolte nell’inchiesta. Rispondono, a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità, di associazione per delinquere finalizzata al compimento di plurimi delitti contro la Pubblica Amministrazione, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, oltre che in materia di corruzione elettorale, per atti contrari ai doveri d’ufficio, frode in processo penale e depistaggio, turbata libertà degli incanti, truffa ai danni dello Stato e dell’Unione Europea. Tra gli indagati anche l’ex assessore regionale al Welfare, Totò Ruggeri, già ai domiciliari nell’ambito dell’operazione «Re Artù» che ha riguardato anche Pierpaolo Cariddi attualmente sospeso dalla carica di primo cittadino.

Ai domiciliari sono finite altre sei persone, ovvero i dirigenti e funzionari comunali Emanuele Maggiulli, Giuseppe Tondo, Marco Maggio, Salvatore Giannetta, e l’imprenditore Luigi Bleve. I militari hanno anche notificato i sequestri di immobili e di denaro, comprese strutture turistico-ricettive, stabilimenti balneari, aziende agrituristiche e diverse unità immobiliari che sarebbero stati illecitamente autorizzati o realizzati in violazione delle norme in materia edilizia e paesaggistica.