“Mi chiese di cambiare un certificato che dovevo emettere per la Dmeco Engineering. Voleva migliorarlo per dare così una qualifica maggiore all’azienda di Donato Mottola. Senza le sue pressioni il rup non lo avrebbe mai modificato”. A parlare durante il processo in cui Mottola è imputato per corruzione è la funzionaria regionale Sabrina Della Crociata in merito a quanto chiesto dall’ex capo della Protezione Civile, Mario Lerario. Parole che, come di evince su La Repubblica, andrebbero a confermare i favoritismi di Lerario per l’imprenditore di Noci. Mottola, ricordiamo, era stato arrestato per aver consegnato una mazzetta da 20mila euro a Lerario, nascosta in un taglio di carne pregiata. Al processo Lerario non era presente perché il suo processo si è già concluso con rito abbreviato e con una condanna a 5 anni e quattro mesi. Per il secondo imprenditore, Luca Leccese, la condanna è stata di 4 anni. Anche lui consegnò una mazzetta ma da 10mila euro. “Il 21 ottobre del 2021 comunicai a un tecnico della Dmeco qual era la mia decisione e lui si arrabbiò molto. Dopo poche ore Lerario mi convocò nel suo ufficio, dove si trovava insieme a Mottola, e mi disse che non condivideva la mia valutazione e che una diversa certificazione sarebbe stata importante per la ditta” ha dichiarato l’ingegnere Della Crociata. Il procedimento riguarda Borgo Mezzanone.
Lello e la tana delle tigri, lezioni di pulizia a Debora: a rischio il pranzo da Rocco
- di: Raffaele Caruso
[visualizzazioni_post]