Torniamo a parlare dell’inchiesta per corruzione che in questi mesi ha travolto la regione Puglia dopo l’arresto dell’ex capo della Protezione Civile, Mario Lerario. Tra gli appalti finiti al centro dell’inchiesta ci sono anche quelli relativi alla realizzazione delle mense della Regione, nella sede di via Gentile e quella nella sede della Protezione Civile nella zona industriale di Bari.
All’epoca in cui Mario Lerario era dirigente del Provveditorato economato e il suo braccio destro era l’ingegnere Antonio Mercurio, anche egli indagato, sono state avviate due procedure. La firma di Mercurio è sotto al capitolato per trasformare il piano terra della zona ovest nella mensa per i dipendenti, con tanto di ristorante vista mare con menù alla carta. Gara in cui erano previsti interventi edili e fornitura di arredi che è stata vinta dalla ditta Zema di Bari, anche questa sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza perché ha effettuato un gran numero di lavori per la Regione.
In realtà la procedura è stata bandita tramite Empulia nel rispetto del criterio di rotazione come prevede l’articolo 63 del Codice degli appalti. Solo le indagini possono stabilire se il criterio, come sottolineato su Repubblica, sia stato rispettato.