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Corruzione in Puglia, sistema radio 118 e Protezione civile: indagine sull’appalto da 16 milioni

11 Gennaio 2022
– Autore: Eleonora Francklin
11 Gennaio 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Gli inquirenti continuano a scavare negli appalti che portano la firma dell’ex capo della Protezione Civile, Mario Lerario, in carcere dal 23 dicembre con l’accusa di corruzione. Oltre alle gare d’appalto per l’emergenza coronavirus, come quella dell’ospedale in Fiera, agli eventi finanziati dalla Regione e il parcheggio della sede regionale in via Gentile, adesso sarà oggetto di verifica anche la gara plurimilionaria per la realizzazione del sistema di radiocomunicazione regionale del servizio 118 e Protezione civile.

Stando a quanto appreso su Repubblica, il mega appalto da 16.8 milioni di euro, aggiudicato al raggruppamento Leonardo-Tim-Techtron-GeG nell’agosto 2020, fu revocato dal Tar e riassegnato agli stessi dopo la sentenza favorevole del Consiglio di Stato. L’appalto, dopo l’arresto di Lerario, sarà verificato sia dal punto di vista penale che civile.

Allo stesso bando partecipò anche il raggruppamento Methodos Engineering-Amt Service che perse per pochi punti e riuscì a impugnare i ricorso al Tar per la consegna della documentazione da parte del gruppo Leonardo “fuori dal comune” ma poi ritenuta congrua. L’appalto è oggetto di verifica anche perché l’offerta di Methodos era di soli 8.8 milioni di euro, la metà rispetto al gruppo Leonardo.