Torniamo ad occuparci della storia dell’uomo che terrorizzava i vicini di casa in un condominio nel quartiere San Pasquale di Bari. Si era costruito un’accetta per sfondare le porte, ma non solo. Lanciava bottiglie di vetro, feci, urine, acqua e candeggina. In un’occasione aveva tentato anche di prendere a pugni il fidanzato della figlia della proprietaria di casa. Una situazione insostenibile che avevamo provato a documentare due anni fa direttamente con i diretti interessati. L’uomo non accettava che la famiglia affittasse un’immobile a degli studenti universitari. Eravamo riusciti a parlare direttamente con lui e ai nostri microfoni aveva confessato con tranquillità di aver commesso episodi di violenza e di avere problemi.
Siamo tornati sul posto per capire come è andata a finire. “Siamo usciti dall’incubo finalmente – racconta Silvia -. Si è risolto tutto. Grazie all’aiuto di Antonio e del nostro legale si sono smosse le cose. Sono intervenuti la Polizia e i servizi sociali, siamo riusciti ad uscire da questo incubo. Mamma si è calmata, abbiamo deciso di non affittare più l’appartamento agli studenti. Siamo contenti anche che anche il signore è in un posto sicuro per sé stesso e per gli altri. Siamo più liberi e leggeri, era diventata troppo pesante come situazione”.