Sale operatorie conteggiate due volte, ordine di servizio firmati prima che ci fosse il computo metrico da cui dedurre la spesa, lavori aggiuntivi di 4 milioni di euro eseguiti in tre giorni. Le indagini sull’ospedale Covid nella Fiera del Levante continuano a far emergere dei punti che non fanno quadrare i conti. Per questo motivo la Procura ieri ha disposto una ispezione, seguita dall’architetto Maurizio Bracchi e i finanzieri nel nucleo di polizia economico-finanziaria di Bari, per accertare conformità e congruità nell’esecuzione dei lavori.
L’ospedale, come ricorda Repubblica, era stato finanziato per 8.5 milioni di euro, ma in realtà è costato 25 milioni di euro. Nell’inchiesta al momento sono indagati l’ex capo della Protezione Civile, Mario Lerario, il costruttore Domenico Barozzi della Cobar e il funzionario della Regione, nonché braccio destro di Lerario, Antonio Mercurio.
Il fascicolo aperto a nome di Lerario è diverso rispetto a quello che lo vede indagato per corruzione, che ha portato così all’arresto dell’ex capo della Protezione Civile e i due imprenditori Luca Leccese e Donato Mottola.