“Arrivano segnalazioni giornaliere di reparti allo stremo dove il personale rischia di ammalarsi. Non so come si possa gestire la sanità in questa maniera sapendo che oramai il virus è presente da due anni. Perché il Covid sta reinfettando gli operatori che in alcuni casi, come spesso ci riferiscono, fanno finta di essere negativi per non far saltare il servizio. Gli viene detto di mettere la mascherina Ffp2 e di recarsi al lavoro purché siano asintomatici e vaccinati con il booster”.
La denuncia è di Antonio Mazzarella, segretario generale dei medici Cgil Fp Puglia. “La situazione che viviamo in Puglia è peggio dello scorso anno – continua -. All’inizio del 2021, infatti, l’attività ordinaria era stata bloccata perché la priorità era la lotta alla pandemia. Ma nell’ultima ondata si è deciso di garantire tutti i servizi mettendo a rischio l’intero sistema. Ripeto: riferiscono che ci sono alcuni operatori, non sintomatici ma positivi, che continuano a lavorare. Eppure, si è avuto tutto il tempo per programmare. Lo scorso anno furono studiate misure da mettere in atto 48 ore nel caso di contagi con l’attivazione di strutture per pazienti Covid. Regione e Asl hanno prima aspettato che scoppiassero i contagi e ora lavorano rattoppando, spostando personale, facendo cose poco sensate. In realtà, non sanno cosa fare”.
“Ci sono tante cose che non vanno – conclude -. La gente aspetta 6-8 ore nei pronto soccorso per avere l’esito dei tamponi. Chi non è in codice rosso, anziani e bambini (come succede al Pediatrico di Bari) si fermano in un’area a parte per aspettare l’esito del test. Questo pur essendoci gli antigenici di terza generazione».