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Coviello spiava i conti anche di Juve e Maradona: il fratello al comando della stazione dei Carabinieri di Modugno

13 Ottobre 2024
– Autore: Raffaele Caruso
13 Ottobre 2024
– Autore: Raffaele Caruso

“Io sono la persona più dossierata d’Italia. Nel dramma c’è la buona notizia: la mia vita è stata proprio passata allo scanner e non si è trovato niente. E forse questa è anche la ragione per la quale io sono così dossierata”. La premier Giorgia Meloni interviene sull’inchiesta di Bari sugli accessi abusivi dell’ex dipendente di Intesa Sanpaolo, Vincenzo Coviello.

Sarebbero 34 i politici i cui conti correnti sarebbero stati spiati dall’uomo, che dalla sua sede di Bisceglie ha fatto oltre 6.600 accessi abusivi, visionando i movimenti bancari di 3.572 clienti di 679 filiali dell’istituto. Sul dossieraggio, ha detto Meloni al Tg5 – “io mi sono data una spiegazione, poi chiaramente poi spero che una spiegazione ce la dia la magistratura ad un certo punto. In questa Nazione – ha osservato – ci sono probabilmente gruppi di pressione che non accettano di avere al governo qualcuno che pressioni non se ne fa fare, che non si può ricattare. E allora, magari tentano di toglierselo di torno con altri strumenti. Temo che non riusciranno”.

Di tutta la massiccia mole di intrusioni, fatta in poco più di due anni tra il febbraio 2022 e l’aprile 2024, secondo fonti accreditate sarebbero quindi poche decine quelle riguardanti esponenti politici, altre 43 avrebbero riguardato personalità note del mondo dello sport, dello spettacolo e altro, mentre 70 riguarderebbero figure interne alla banca, per lo più posizioni apicali e manager. I restanti accessi riguarderebbero persone fisiche e giuridiche che in qualche modo avevano incrociato la sfera personale, locale e professionale dell’ex dipendente. E nessun file sarebbe stato scaricato. Un’attività a tappeto, dunque, che avrebbe riguardato anche i movimenti delle carte di credito, che in sede disciplinare l’uomo ha detto di avere fatto da solo e per curiosità personale, e che ingenera nel ministro dell’interno, Matteo Piantedosi, “il forte sospetto” che “in un’azione sistematica di spionaggio e dossieraggio di grandi personaggi politici, in gran parte appartenenti ad una parte politica”, ci sia la “volontà di creare un’alterazione del percorso democratico”.

Vincenzo Coviello ha spiato anche i conti della Juventus e di Maradona, nell’anniversario della sua morte, oltre a quelli citati negli articoli precedenti. Bastava un articolo di giornale e via alla ricerca. Curiosità: suo fratello Graziano è luogotenente e comandante della stazione dei Carabinieri a Modugno, come riportato dal Corriere del Mezzogiorno. La Procura vuole vederci chiaro e capire se Coviello abbia avuto complici o mandanti. Certo, l’effetto mediatico dell’inchiesta non aiuta le indagini. Coviello non aveva comunque alcun tipo di problema economico che possa giustificare al momento l’ipotesi secondo cui l’ex dipendente di Intesa Sanpaolo abbia venduto per soldi le informazioni.