Antonio Giancaspro, l’ex presidente del Bari, rischia una condanna di 6 anni di reclusione per bancarotta fraudolenta in seguito al fallimento della società Finpower per cui fu arrestato e messo ai domiciliari. Secondo le indagini avrebbe svuotato le casse della sua azienda e avrebbe trasferito 20 milioni di euro su conti altre società, tutte riconducibili a lui. La richiesta della condanna arriva dal pm Giuseppe Dentamaro, che ha coordinato le indagini della Guardia di Finanza insieme alla collega Larissa Catella. A giudicio insieme a Giancaspro, anche Giovanni Ferrara, legale rappresentate della Finpower. Per lui chiesta una condanna di 3 anni e 6 mesi di reclusione per la presunta falsificazione delle scrittura contabili inserendo debiti inesistenti. Chiesta invece l’assoluzione per una delle contestazioni di bancarotta relativa alla distrazione di circa 3.4 milioni di euro versati nelle casse di Kreare Impresa, società di cui Giancaspro era amministratore. Si tornerà in aula il 6 dicembre per le arringhe difensive. Nel processo è costituita parte civile la curatela fallimentare Finpower, rappresentata dall’avvocato Francesco Rotunno. Mentre per il crac del Bari Calcio il processo inizierà ad aprile 2023.
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- di: Raffaele Caruso
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