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Crac Popolare Bari, incontro coi vertici del Mediocredito Centrale. AssoBPB: “Consegnate le nostre proposte”

22 Giugno 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere
22 Giugno 2022
– Autore: Redazione Quinto Potere

Ristorare i circa 70mila soci di Banca Popolare di Bari del clamoroso danno economico che gli stessi hanno sofferto. È questo ciò che chiede l’AssoBPB nel documento inviato all’amministratore delegato della banca e al Mediocredito Centrale dopo il crac che ha visto un enorme perdita finanziaria per gli azionisti.

Si è da poco concluso l’incontro con i vertici del Mediocredito Centrale (Mattarella e Cesare). È stato consegnato da AssoBPB un documento di sintesi con le proposte per la definizione della situazione dei soci BPB. Circa la proposta di Offerta Pubblica di Acquisto obbligatoria, vi è stata una condivisione, che nelle prossime settimane porterà a ulteriori verifiche tecniche e normative.

AssoBPB ha ricordato la “scadenza” del 27 settembre, data fissata per il giudizio penale nel quale BPB è coinvolta quale responsabile civile e nel quale migliaia di soci possono costituirsi parte civile per avere il ristoro del danno subito direttamente da BPB.

L’associazione, guidata dall’avvocato Giuseppe Carrieri, nel documento consegnato propone il delisting delle azioni possedute dai soci al prezzo minimo di 3 euro e massimo di 4.50 euro per ogni azione posseduta dal socio al primo dicembre 2020,m con contestuale sottoscrizione di atto transitivo per eventuali giudizi instaurati, che vengano riconosciute le minus valenze occorse e preveda straordinarie condizioni commerciali ai soci già clienti nonché ai soci che diventino clienti di BPB.

Inoltre viene chiesta l’immediata vendita dell’integrale partecipazione azionaria in BPB di MCC a soggetto bancario specializzato, al fine di non replicare le perdite societarie del 2021; di interrompere i trasferimenti di attivi patrimoniali da BPB a MCC o ad altri soggetti che depauperano il valore aziendale; l’istituzione di un comitato paritetico tecnico-scientifico per la disamina del piano industriale; la nomina di soci di minoranza nel collegio sindacale e/o nel cda; condizioni contrattuali migliorative e di favore per i soci; osservanza di BPB degli impegni assunti in sede di aumento di capitale del 2020; riattivazione effettiva dell’Ufficio Soci; convocazione di assemblee sociali in presenza e l’adempimento di BPB delle statuizioni dell’ACF.