Torniamo ad occuparci della Soa, la società consortile barese a responsabilità limitata operante nel settore dei servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci finita nei guai da mesi dopo essere stata colpita assieme alle cooperative Mida, Lexlab e Agon, da un maxi sequestro totale di 60 milioni di euro, ritenuto profitto dei reati di dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, per gli anni d’imposta dal 2016 al 2021, nonché di omesso versamento dell’IVA risultante dalle dichiarazioni annuali, con riferimento a taluni periodi d’imposta.
L’inchiesta sulla presunta frode fiscale ha colpito i dipendenti che stanno pagando sulla propria pelle le conseguenze delle scelte dell’azienda, mentre la Procura ha chiesto il fallimento. Sono stati così avviati i primi licenziamenti e la procedura di Fis (Fondo d’integrazione salariale) per 60 dipendenti, ma è da mesi che gli stipendi non vengono riconosciuti.
Secondo le ultime informazioni in nostro possesso, il curatore fallimentare ha annunciato che i conti sono stati sbloccati e sono operativi da diversi giorni. I dipendenti però, come emerge dalle diverse segnalazioni giunte in redazione, per il momento non hanno ancora ricevuto gli stipendi di aprile.