Questa mattina si è tenuta una manifestazione di protesta da parte dei lavoratori Bosch, davanti ai cancelli della struttura nella zona industriale di Bari, per protestare contro l’annuncio dei 700 esuberi. Al sit-in hanno partecipato tutte le sigle sindacali, Cgil, Cisl, Uil e il sindaco metropolitano di Bari Antonio Decaro.
Sul posto anche Antonio e Tino che non sono stati accolti nel migliore dei modi per il nostro modo di fare giornalismo. Non sono mancati gli screzi a partire dal segretario provinciale della Uilm Bari, Riccardo Falcetta, dopo il nostro precedente articolo. Il sindacato aveva deciso di tirarsi indietro per lo sciopero proclamato, decisione poi cambiata inviando un comunicato stampa.
“Il pluralismo è un bene, bisogna fare sintesi e alla fine è stata fatta. Prima di qualsiasi iniziativa bisogna prendere in considerazione tutti i possibili rischi. Noi vogliamo solo diversificare il più possibile la produzione, questa è la mia posizione, servono tutte quelle legate al green economy. Il problema vero è che servono un’infinità di produzioni, non dobbiamo focalizzarci solo sull’elettrico – spiega Falcetta dopo un piccolo chiarimento -. Stiamo chiedendo di diversificare il più possibile il sito. Tutti quanti ci teniamo alla Bosch, dal primo all’ultimo. Oggi è solo l’inizio di una serie”.
Abbiamo avuto purtroppo anche la sfortuna di incontrare un sindacalista che, con un sorriso alquanto deplorevole e non solo, ha declinato la possibilità di parlare davanti alla nostra telecamera e ai nostri microfoni. Fortunatamente torniamo a casa anche con risposte e dichiarazioni importanti.