“Così si salvano 1700 posti di lavoro? Ci stanno mettendo uno contro l’altro e non è giusto”. Lo sfogo è di un operaio della Bosch in merito a quanto sta accadendo tra le Rsu. Fino a pochi giorni fa le sigle sindacali si dichiaravano unite per lottare contro i 700 esuberi, poi la Uilm in un secondo momento ha deciso di tirarsi indietro per lo sciopero proclamato il 25 e il 26 febbraio. Decisione poi cambiata inviando un comunicato stampa in cui il sindacato sottolinea di essere “per i fatti concreti, perché la lotta per il lavoro ed i lavoratori è l’unico nostro obiettivo”.
“Siamo per tutte le iniziative possibilmente unitarie – aggiunge la Uilm – che possono salvaguardare il futuro e la prospettiva industriale del nostro stabilimento così come condiviso nel documento politico unitario”.
La Rsu, inoltre, chiede “la disdetta ufficiale dell’accorso di tutte le flessibilità concordate in questi anni con l’azienda motivo per cui invitiamo la Fiom, Fim e Uglm a ufficializzare con posta elettronica all’azienda la disdetta di tutti gli accordi di flessibilità”.
“Una lotta tra Rsu che mette contro gli operai – sottolinea il dipendente dopo aver letto il comunicato della Uilm -. Prima dicono che non sono d’accordo perché l’iniziativa non era partita da loro, oggi dicono di sì invitando gli altri a unirsi a loro. Una pagliacciata che di certo non mette al centro gli operai che rischiano il posto di lavoro”.
“Il problema della Bosch sono le Rsu e i loro giochetti che ci mettono uno contro l’altro creando tensioni all’interno dell’azienda, nonostante già ci siano a causa dei licenziamenti imminenti nel caso non si trovi una soluzione” conclude l’operaio.