“Volevamo che la vertenza fosse di dominio pubblico e così è stato visto che stiamo parlando di 700 lavoratori che rischiano da un giorno all’altro di andare in mezzo alla strada”. A parlare è Ciro D’Alessio, segretario generale della Fiom Bari. Lo abbiamo incontrato fuori dallo stabilimento Bosch di Bari per discutere su quello che è accaduto sabato durante una manifestazione che tanto unitaria non è stata.
Durante la manifestazione una persona che dice di essere dipendente Bosch e rappresentante di una Rsu è salita sul palco e ha espressamente detto che c’è qualche sindacato che mette i bastoni tra le ruote per quanto riguarda la vertenza. “Qui non si tratta di bandiera perché il problema è di tutti i lavoratori Bosch. Questa persona sul palco ha detto delle eresie. Ha sottolineato – ribadisce D’Alessio – che l’elettrico è solo una moda, che il diesel inquina meno dell’elettrico. Dire certe cose senza avere consapevolezza significa remare contro tutti i dipendenti e il lavoro che in questi anni è stato svolto”.
“Abbiamo tempo fino al 2035 per convertire l’azienda – continua -, l’unico ente che può controbattere alle nostre richieste. Bosch ci deve dire cosa vuole fare dello stabilimento di Bari e non deve trovare una soluzione che abbia una scadenza, ma un vero e proprio piano aziendale che possa mettere al sicuro tutti i lavoratori compresi i 700 esuberi”.
“La Bosch non può permettersi di dire che ridimensionerà il numero dei dipendenti, che ridurrà i costi fissi e i costi di lavoro e che proverà a esplorare il tunnel dell’elettrico attraverso un’azienda esterna. Questi punti scritti nell’ultima slide per noi sono inaccettabili. Non si può pensare ai licenziamenti e a tagliare gli stipendi e quanto meno si deve dare un piano aziendale duraturo come si è dato per altri stabilimenti che sono stati riconvertiti. Inevitabilmente andremo allo scontro contro la Bosch se non risponderà alle nostre richieste. Bosch vuole formare un’alleanza, ma su che basi? Di certo noi della Fiom non ci alleiamo con chi vuole mettere in mezzo alla strada 700 persone”.