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Crisi nera alla Bosch, a Bari 700 esuberi e operai discriminati: chi può “scappa” con l’incentivo

18 Marzo 2022
– Autore: Raffaele Caruso
18 Marzo 2022
– Autore: Raffaele Caruso

Questa mattina si è tenuta un’altra manifestazione di protesta da parte dei lavoratori Bosch, davanti ai cancelli della struttura nella zona industriale di Bari, per protestare contro l’annuncio dei 700 esuberi,  in vista dell’incontro al ministero dello Sviluppo Economico previsto per il prossimo martedì 22 marzo.

“È difficile mantenere l’equilibrio, all’interno dello stabilimento ci sono difficoltà. C’è chi ha ben compreso la gravità della situazione, altre invece che non si sono rese ancora conto della situazione e che continuano ad accettare certi compromessi all’interno dell’azienda – spiega Samantha Partipilo, segretaria della Uglm Bari -. L’appello che facciamo ai lavoratori è quello di non pensare a perdere la 100 o la 200 euro oggi, nonostante siano importantissimi soprattutto in questo periodo, ma bisogna pensare al futuro e a mantenere il posto di lavoro. È di questo che parliamo. Non neghiamo che le aspettative sono importanti, ci rendiamo conto che comunque siamo all’inizio e se l’azienda avrà delle risposte da dare. Ma ci aspettiamo anche risposte dal Governo, non solo per la Bosch ma per tutta l’industria italiana. Il nostro territorio è martoriato e lo sanno tutti, la politica non si deve nascondere”.

“Non ci sono novità dall’ultima volta, siamo in attesa dell’incontro del 22 marzo – aggiunge Ciro D’Alessio, segretario generale della Fiom Bari -. Martedì saremo al Ministero, l’obiettivo di questa giornata è mandare un messaggio alla Bosch: i lavoratori di Bari fanno sul serio”.