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Critica i vertici dell’Amtab e viene sospeso per 10 giorni: giudice dà ragione al sindacalista

4 Maggio 2022
– Autore: Eleonora Francklin
4 Maggio 2022
– Autore: Eleonora Francklin

Sindacalista vince ricorso contro l’Amtab, costringendo l’azienda municipalizzata del trasporto urbano al risarcimento e al pagamento delle spese legali. I fatti risalgono a quando come direttore generale c’era ancora Francesco Lucibello e riguarda le vettura della serie 7500, come ammesso dallo stesso Lucibello, comprate già rotte.

In seguito all’ordine di servizio firmato dal dg Lucibello e dal presidente Vulcano, in cui gli autisti erano costretti a viaggiare su quei mezzi della serie 7500 con l’aria condizionata rotta, tutte le sigle sindacali unitamente contestare l’ordine di servizio chiedendo le dimissioni dei vertici. Lucibello e Vulcano, però, decisero di inviare una lettera di contestazione a tutti i sindacalisti che avevano firmato il documento, sospendendoli dal servizio.

Uno di questi, appartenente alla Faisa Cisal, decise di non accettare la sanzione disciplinare (10 giorni di sospensione dal lavoro) ricorrendo alla Corte di Appello di Bari. Ed è così che i giudici hanno accolto il ricorso del sindacalista, difeso dall’avvocato Massimo Sassanelli, annullando definitivamente e totalmente la sanzione disciplinare ritenuta illegittima, condannando l’Amtab a versargli integralmente la retribuzione persa a causa della sospensione e a pagare le spese legali.

“Una sentenza della corte di appello di Bari, quella di oggi, che finalmente rende giustizia a quei sindacalisti che ebbero il coraggio di firmare un documento che elencava tutte le mancanze, le carenze e il malcostume all’interno dell’Azienda AMTAB – scrive il segretario regionale Pietro Venneri -. Che premia un valoroso sindacalista che non si è intimorito dinnanzi ad una ingiusta punizione di 10 giorni di sospensione continuando a svolgere con dignità ed orgoglio di rappresentante dei lavoratori. Premia infine anche il suo sindacato che ha sempre creduto in lui non lasciandolo mai solo anche quando in molti ignobilmente lasciavano la nave. Una sentenza che dimostra tutta l’inadeguatezza dell’ideatore della ignobile punizione a svolgere un ruolo indispensabile in una Azienda di grande dimensione come l’Amtab. I lavoratori dell’Amtab e la città di Bari meritano ben altro e molto di più”.