Franco, il barese che la sera del 16 agosto ha avuto un ictus mentre era sulla crociera Msc, ora si trova nel reparto di rianimazione del Di Venere. Ieri è arrivato all’aeroporto di Bari dopo oltre un mese e mezzo di ricovero nell’ospedale di Ibiza, in Spagna, a bordo di un volo dedicato. “Le condizioni sono gravi e serie, ma ora sono stabili – dichiara il legale Chiusolo -. Per questo i medici spagnoli, a cui va la nostra riconoscenza per le cure svolte, hanno disposto il trasferimento in Italia. Nelle prossime ore si vedrà se e quando sottoporlo ad un altro intervento chirurgico. Le conseguenze del ritardo sono comunque gravissime e permanenti, non è accettabile quello che è successo”.
L’avvocato ripercorre quanto accaduto la sera del 16 agosto sulla nave. “È una vicenda dolorosa e grave per i profili di responsabilità – spiega -. L’ictus è stato immediatamente diagnosticato dal medico di bordo, a quel punto doveva partire immediatamente l’emergenza sanitaria con i soccorsi che invece non sono stati attivati. Il paziente è stato portato in infermeria ed è rimasto lì 14 ore, fin quando non è stato sbarcato a Ibiza. Gli sono state somministrate solo due flebo e una cardio aspirina, le linee guida impongono un trattamento nelle prime ore per tentare il miglior recupero. Questo non è stato fatto, di questa omissione qualcuno dovrà pagare le conseguenze in sede penale. Noi ci troviamo a lottare contro un mostro, come Msc, che ha un potere economico smisurato. Questo però non mi spaventa, noi siamo dalla parte della ragione. Riteniamo che ci sono gravi omissioni, non solo da parte del medico, ma anche del comandante della nave, siamo costretti a investire nella denuncia penale l’autorità giudiziaria maltese per il diritto di bandiera. La nave è l’appendice dello Stato di cui batte la bandiera, nel territorio di Malta un uomo italiano non è stato soccorso adeguatamente”.
Oltre all’aspetto penale, c’è anche quello civile, legato ad un possibile risarcimento dei danni. “Le lesioni subite sono devastanti. L’aspetto risarcitorio è rapportato sia Franco, sia ai suoi familiari”, aggiunge il legale Acquaviva che con l’avvocato Isabella Frappampina sta assistendo la famiglia Losacco.