“Nulla da rimproverarmi. Sono il primo a volere conoscere la verità, a capire nel dettaglio cosa è accaduto. Grazie a Dio non è morto nessuno”. Sono queste le parole di Michelangelo Di Chiaro, l’amministratore di condominio del palazzo crollato in via De Amicis a Bari.
Ai microfoni de La Gazzetta del Mezzogiorno ha ripercosso le varie tappe di quanto accaduto nell’ultimo anno. È stato proprio lui, nel febbraio 2024, a notare il problema al pilastro. “Consigliato dai tecnici ho chiamato vigili del fuoco e uffici tecnici – ricorda -. Era un sabato mattina, avevamo sette giorni per mettere in sicurezza l’edificio, lo abbiamo fatto in cinque grazie al supporto delle ditte appaltatrici. Ciò che bisognava fare è stato fatto, dando puntuale comunicazione al Comune”.
“A marzo abbiamo nominato i primi professionisti, non il primo ingegnere trovato per strada, come qualcuno ha detto in questi giorni, ma persone molto note per la loro competenza – ha aggiunto-. A giugno arriviamo ad un elaborato di oltre 150 pagine. Il condominio, sia pure tra tante difficoltà, non si è mai tirato indietro da un punto di vista economico”. A settembre l’assemblea approva progetto e bozza del contratto, l’11 novembre vengono valutate 16 offerte e la scelta ricade su Dell’Aera Costruzioni di Casamassima.
L’amministratore di condominio è stata una delle persone già ascoltate dagli inquirenti che dovranno stabilire chi ha causato il cedimento del palazzo nell’inchiesta aperta al momento contro ignoti con l’ipotesi di reato di crollo colposo. Così come sono stati già ascoltati gli operai che erano al lavoro. Le iscrizioni nel registro degli indagati potrebbero arrivare già nelle prossime ore. L’area resta sotto sequestro.