Diciotto anni fa Luigi Carrassi, guardia giurata, resta gravemente ferito in un incidente stradale mentre si trova a bordo di un portavalori. La sua vita cambia radicalmente perché lo schianto lo costringe da allora sulla sedia a rotelle.

L’uomo, convinto di fare cosa giusta, affida la pratica del risarcimento ad un avvocato, amico di famiglia da lunga data. In tutti questi anni ha ottenuto solo una parte del risarcimento e solo una delle due tranche direttamente dall’assicurazione. L’altra, invece, è lo stesso legale a consegnarla con un assegno ad esso intestato.

Non entreremo negli aspetti tecnici, ma nel 2021 Luigi dà a un altro avvocato il mandato di capire cosa è realmente successo e il perché non è entrato in possesso di tutto il risarcimento previsto. Parliamo di un’importante somma di 680mila euro.

Luigi scopre che l’ex amico, al contrario di quanto gli aveva raccontato, non aveva portato nessuno in Tribunale. In sostanza l’ex agente penitenziario non era in causa con nessuno, ma soprattutto scopre che il risarcimento era già arrivato per intero. Chiede spiegazioni, ma i rapporti si interrompono e decide di denunciare tutto, integrando la denuncia con tutti i clamorosi documenti di cui entra in possesso grazie all’intervento del nuovo legale.

Non si riesce a capire a che punto è la sua querela e nemmeno si hanno notizie dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati. Per qualche circostanza sconosciuta un collega dell’avvocato truffatore non si è ancora espresso sulla vicenda. Luigi Carrassi chiede giustizia e i 405mila euro che non ha ancora ricevuto, nonostante siano già stati incassati e chissà forse pure spesi. Al microfono di Antonio, l’uomo racconta la sua incredibile storia, con alcuni particolari che avrebbero fatto perdere la testa a chiunque, non a lui, che ha scelto di andare fino in fondo. Luigi oggi invita chiunque a non fidarsi di nessuno, leggendo per bene ogni rigo prima di firmare qualsiasi documento.