L’ha sequestrata e torturata per ore fino a che, il padre del suo aguzzino, l’avrebbe salvata da un destino terribile. La vittima, una 29enne di Grottaglie, ha ricostruito quanto accaduto il 17 aprile scorso dinanzi al giudice Pompeo Carriere nel processo con rito abbreviato nei confronti del suo ex fidanzato, un 32enne di Grottaglie. “Da qui non esci viva” le avrebbe detto il suo aguzzino. Una violenza iniziata all’apice dell’ennesima lite. L’avrebbe colpita con schiaffi, calci e pugni. La ha poi legata a una sedia infilandole una maglietta in bocca per continuare a picchiarla senza che lei potesse gridare aiuto, fino a che non l’ha fatta stendere sul letto dove l’ha incaprettata e continuata a picchiare. Per il pm sono azioni che configurano il reato di tortura.
È iniziato il processo nei confronti del 32enne. La donna si è costituita parte civile chiedendo un risarcimento di 100mila euro. L’imputato ieri ha ammesso le accuse che gli sono state mosse, ma ha provato a ridimensionare alcuni passaggi della vicenda. Dopo l’intervento degli avvocati, il giudice deciderà il verdetto.